La psicomotricità è una metodologia che promuove l’equilibrio tra mente, corpo ed emozioni con lo scopo di incrementare il benessere psicofisico a livello individuale e migliorare le relazioni interpersonali.

Nata alla fine del 1800 come "rieducazione motoria", si sviluppa in ambito medico negli anni 1950 (De Ajuraguerra) per poi allargarsi negli anni 1960 al contesto educativo (Vayer).

E' l'opera di Lapierre ed Aucouturier negli anni 1970 a fondare la psicomotricità moderna con i suoi contenuti di tipo relazionale che oggi vengono applicati in ogni ambito.

Su questo filone si innestano le principali scuole italiane tra cui quella di psicomotricità integrata a cui faccio riferimento, fondata negli anni 1980 da Groppo e portata avanti oggi da Lucrezia Bravo.

La psicomotricità oggi si occupa di tutti i campi dell'essere umano (dalla nascita alla vecchiaia, dall'ambito educativo a quello formativo e di crescita personale), tranne quello propriamente medico.